È nel luogo dei sogni che si piazza la parola di un re e del suo scrittore, alla ricerca di una prima risposta alle domande ineluttabili per i sedicenni di ogni età. Che ci fa Amore dalle mie parti, come gli parlo, a che serve la notte, chi sono. Sta nella scrittura di giovani studenti di tutt’Italia la partecipazione a uno dei concorsi sotto l’egida del MIUR, la rivisitazione del primo nostro Grande del racconto in lingua italiana, Giovanni Boccaccio, suggeritore antico per un tema sempre nuovo. La pace. Daniele Rizzo, studente del terzo anno del nostro liceo classico, è da poco tornato da Firenze, dove il 9 giugno si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Boccaccio Giovani”. Per lui e gli altri ragazzi “riconosciuti speciali dalla giuria”, classificati fra il X e il V posto, il premio per l’originalità, la creatività, la brillantezza della scrittura. Per loro, la pubblicazione del Piccolo Decameron 3, in cui si leggerà di Un giullare e un re, voci onirico-pirandelliane della cura che “ditta dentro”.
Cristina Picciotto
Ulteriori notizie sulla manifestazione e sul premio ai seguenti link:
https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/premioboccaccio/
http://www.premioletterarioboccaccio.it/